Imparare lo “stile” di Dio, nella liturgia: non solo rubriche.

Un’altra citazione interessante, tratta da un articolo di un biblista che interviene su una rivista liturgica! Man mano che ci si addentra nella liturgia, si scopre di non poter fare a meno della Bibbia. La Rivelazione è una chiave fondamentale perché ci siano dischiusi i tesori della vita liturgica e sacramentale della Chiesa. Dalla Parola di Dio si apprende lo “stile” di Dio, la storia della salvezza ci educa al Suo operare, che oggi continua nella liturgia. Per comprendere i sacramenti, dunque, è imprescindibile entrare in questo orizzonte. Non bastano le rubriche!

 B. Maggioni, «I Sacramenti e la “Historia salutis”», Rivista Liturgica 54 (1967) 7-20.

 «Il sacramento non solo possiede una grazia di salvezza, ma è inserito nella storia della salvezza. E’ assai utile tenere presente questo rilievo. Anzitutto, i sacramenti della Chiesa (nel loro modo di operare, e nei simbolismi di cui sono rivestiti) appaiono come qualcosa di armonico nel piano di Dio: qualcosa da aspettarsi, di perfettamente coerente, in istile. Un segno della “fedeltà” di Dio» (18).

 

cf. anche post precedenti: https://sacramentumfuturi.wordpress.com/2013/09/26/san-tommaso-reloaded/; https://sacramentumfuturi.wordpress.com/2013/11/14/la-vera-continuita-quella-delloperare-di-Dio/

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