Avevamo detto che occorreva fare estrema attenzione all’Ufficio delle Letture della festa della Santissima Trinità, ma non potevamo immaginare che anche nella disposizione tipografica avremmo avuto un dettaglio indicatore così patente.
Infatti, il versetto transitorio, ossia il versetto che, nell’Ufficio delle Letture, segna il passaggio fra la salmodia e la lettura della Parola di Dio e della tradizione, è proprio il versetto 6 del Salmo 32. Ancora – questo vale per l’edizione italiana -, ci sono due parole che hanno la lettera iniziale maiuscola, ad evocare che la lettura di quelle parole debba essere personale e riferita a due delle tre Persone della Trinità. Vediamo:
La Parola del Signore ha fatto i cieli,
e il Soffio della sua bocca, l’universo.
Potrebbe essere un dettaglio, ma aggiunto ad un altro indizio fanno una prova, e che prova!
Possediamo, infatti, un’altra testimonianza della presenza non casuale del salmo 32 nell’ufficiatura della Trinità. Pur non trattandosi di un documento ufficiale, è estremamente importante, poiché è parte di una relazione predisposta dagli esperti che prepararono il sistema di distribuzione dei salmi secondo le intenzioni del Concilio Vaticano II. Già abbiamo scritto qualcosa sul Coetus III, il piccolo gruppo di studiosi che passo passo riuscì ad offrire ai Cardinali e Vescovi del Consilium criteri e schemi che, discussi, rielaborati ed approvati, risultarono poi nell’odierna distribuzione dei salmi nella scansione quadrisettimanale e nelle ufficiature proprie di solennità e feste (1). Per questo riportiamo solamente alcune note, che intendevano motivare le scelte del gruppo di studio davanti alla plenaria del Consilium, e in particolare le proposte per la solennità della Santissima Trinità. La seconda citazione è una tabella, contenuta nello stesso fascicolo, che mostrava le scelte delle diverse tradizioni e dei diversi codici. Il fascicolo è lo schema 244 [De Breviario 59, (20/09/1967)], redatto dal Coetus III, in vista della IX Adunanza del Consilium. Lì troviamo indicazioni inequivocabili, che mostrano la mens della nuova ufficiatura della solennità.
[p. 244/9]
VI
Dominica I.p. Pentecosten seu Ssma Trinitas
48) I. Vesperae
Proponuntur e psalmis BMV. hodierni Breviarii duo psalmi “Laudate”
Ps 112 et 147 addito cantico Eph 1,5-10.
Officium Ssmae Trinitatis in hodierno Breviario habet psalmodiam antiquam B.M.V (!)
49) Officium Lectionis (cf. app. V)
Ps 8 e Officio B.M.V. praedicat maiestatem Dei.[p. 244/10]
Ps 32,1-11
Ps 32,12-22 propter v. 6: “Verbo Domini caeli firmati sunt et spiritu oris eius omnis virtus eorum”. Hic versus apud Patres interpretatur de Trinitate. Cf. Aug. En. in ps XXXII (CChr. XXXVIII, p. 245) et Cassiodorum: “Nam si diligenter perscrutamur, et sanctam hic Trinitatem significat” (CChr. XCVII, p. 287).
50) II. Vesperae
Ps 109 113A Apc 19 sicut in I. Dominica per annum.
Qui il link alla tabella con i salmi secondo i diversi codici: Tabella salmi Trinità
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(1) Cf. http://www.sacramentumfuturi.wordpress.com/2013/12/27/la-distribuzione-dei-salmi-nellufficiatura-dellottava-di-natale-la-tradizione-rielaborata-senza-perdere-nulla/; anche http://www.sacramentumfuturi.wordpress.com/2014/05/31/i-salmi-dellascensione-uno-squarcio-sulla-tradizione/.