..O sposo, io mi affretto da te.
La decomposizione è fuggita, il fiume di lacrime delle infermità è seccato, la morte è morta ed ogni stoltezza sgretolata.
Il lutto che ha consumato i cuori è morto, e risplende di nuovo per gli uomini la grazia benevola di Dio.
O sposo io mi affretto da te.
Il Paradiso degli uomini non è più come un tempo vedovo, no, risuona di nuovo la Parola di Dio delle origini:
prendivi dimora, o uomo, che una volta sei stato scacciato dalla astuzia del serpente, la morte non minaccia più la tua felicità.
O sposo, io mi affretto da te.
O Dio beato, tu abiti nel puro trono del cielo dell’eternità, e con la forza originaria tu dai unità all’esistenza:
O Padre, ti preghiamo,
concedi che noi pure, insieme col tuo Figlio, andiamo verso casa attraverso la porta della vita.
Metodio di Filippi, Convito delle dieci vergini, Inno, 20-24.
Buona Pasqua a tutti i lettori!
A presto.