Sfogliando fra alcuni vecchi appunti e riordinando alcuni fascicoli di fotocopie e annotazioni varie, mi sono accorto di aver mancato di pochissimo un’occasione importante. Ieri, 11 marzo 2014, correvano 50 anni esatti dalla prima riunione plenaria del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, la speciale Commissione voluta da Paolo VI per adempiere le indicazioni del Concilio sulla riforma della liturgia.
Proprio in questi giorni – per questo stavo sfogliando fra le mie carte -, riflettevo sul fatto che in questo minuscolo blog più di una volta è capitato di scrivere dei post aventi come oggetto il lavoro di qualche perito o di qualche gruppo di studio del Consilium. Intorno all’opera di questa Commissione, come si sa, si concentrano polemiche e (pre)giudizi spesso non fondati. Una delle vie di possibile risoluzione serena e fondata delle questioni è lo studio rigoroso della documentazione. In questi anni stanno aumentando gli studi su questo o su quell’aspetto della riforma liturgica a partire proprio dalla documentazione prodotta dagli esperti del Consilium: si potranno condividere o meno alcune scelte, ma almeno si può discutere con dati alla mano e fondati su testimonianze più certe.
La difficoltà di accedere al materiale documentario e la prevalenza del latino nei fascicoli dei vari gruppi di studio rende assai complicato rendere accessibile questo tesoro, di indubitabile valore storico – qualunque posizione si abbia. Nel mio piccolo ho tentato di offrire qualche piccolo “assaggio”. Come continuare?
La riproduzione dei testi forse non è, nell’originale, fruibile per molti. Una semplice traduzione, senza un minimo di introduzione alle questioni, può risultare poco comprensibile. Tuttavia non si può rischiare di appesantire troppo un post, con lunghe premesse o apparati di documentazione. Al contrario, cercare di offrire delle sintesi senza troppa preoccupazione di fondarle può far ricadere nel soggettivismo e nella parzialità che spesso contraddistingue chi non adduce poi le fonti e la documentazione relativa.
Non c’è spazio sul web per questo tipo di ricerca? Dobbiamo continuare a pensare ragionando come se si dovesse pubblicare una ricerca nella forma classica di un volume?
Quale potrebbe essere una modalità efficace?
In occasione del recente convegno organizzato dalla Congregazione per il Culto divino (Sacrosanctum Concilium: gratitudine e impegno per un grande movimento di comunione ecclesiale, Roma 18-20 febbraio 2014) ho avuto possibilità di scambiare qualche parola con molti miei professori al PIL, salutandoli e raccontando loro delle mie ricerche. Uno di loro mi ha dato un parere curioso: “Il tuo è un blog chic!”
Pur non volendo creare qualcosa di elitario o di troppo elevato – non ne avrei nemmeno le competenze! -, desidererei allo stesso tempo cercare di scrivere sempre con fondamenti più o meno sicuri, almeno lo tento!, senza rimanere troppo vago o generico.
Sarebbe assai interessante cercare di proporre qualcosa di fondato nella documentazione, e allo stesso tempo accessibile a molti, anche sui lavori del Consilium. Potrebbe essere un lavoro entusiasmante!
E mi chiedo cosa possa fare io: continuare con il mio minuscolo blog? Aprirne un altro più specifico? Semplicemente aggiungere una categoria e continuare a pubblicare qui? O, forse, lasciar perdere e dedicarsi ad altro?
Mi si scuserà, spero, per tante questioni forse poco interessanti e troppo personali. Qualcuno vorrà suggerirmi un’idea o, magari, una collaborazione? Riporto anche qui la mia mail, qualora si ritenesse più agile la normale posta elettronica rispetto ad un commento sul sito: dtmarcofelini@gmail.com
Per quanti hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qui, un piccolo regalo: ecco la prima pagina del fascicolo che raccoglie le testimonianze della primissima Sessione plenaria del Consilium:
Per chi volesse celebrare come conviene un anniversario così importante ma altrettanto dimenticato (anche da noi!!) può essere utile la lettura di un articolo di P. Marini, “Il primo periodo di attività del ‘Consilium’: prospettive e difficoltà (marzo-giugno 1964), Ephemerides Liturgicae 107 (1993) 401-439.
Continui così, perchè il suo lavoro è prezioso. Qui o su un altro blog o in una sezione specifica. Poco importa. Io le assicuro la lettura costante. E la ringrazio perchè mi aiuta moltissimo per la mia formazione personale.
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