Oggi è nato un bimbo,
il suo nome è Meraviglia.
E’ proprio una meraviglia di Dio
che si sia manifestato come un bambino.
Benedetto il bimbo, che oggi
ha fatto esultare Betlemme.
Benedetto l’infante, che oggi
ha ringiovanito l’umanità.
Benedetto il frutto, che ha chinato
se stesso verso la nostra fame.
Benedetto il buono che in un istante
ha arricchito tutta la nostra povertà
e ha colmato la nostra indigenza.
Benedetto colui che è stato piegato dalla sua misericordia
a prendersi cura della nostra infermità.
Benedetto, lui che ha segnato la nostra anima,
l’ha adornata e l’ha sposata a sé.
Benedetto, lui che ha fatto del nostro corpo
una tenda della sua invisibilità.
Benedetto, lui che nella nostra lingua
ha tradotto i suoi segreti.
Gloria al figlio del Buono,
disprezzato dai figli del maligno.
Gloria al figlio del Giusto,
crocifisso dai figli dell’empio.
Gloria a colui che ci ha slegato
ed è stato legato al nostro posto.
Gloria a colui che si è fatto garante [per noi]
e poi ha pagato il debito.
Gloria al Bello
che ci ha modellati a sua somiglianza.
Gloria al Limpido
che non ha guardato alle nostre macchie.
Benedetto, lui che non ha biasimato,
perché è buono.
Beato il medico sceso
per un’incisione senza dolore
e per sanare piaghe
con una medicazione senza violenza.
La sua nascita è il farmaco
che ha clemenza dei peccatori.
Sia benedetto, lui che ha dimorato nell’utero
e lì ha edificato
un tempio ove poter abitare,
un santuario ove poter stare,
un abito nel quale risplendere
e un’armatura con la quale vincere.
O Buono, che non pretendi
al di là delle nostre forze.
(Isacco il Siro, Inni sul Natale)
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